Le tipologie di prato: come scegliere il prato ideale per il tuo giardino. - Mondoprato

Le tipologie di prato: come scegliere il prato ideale per il tuo giardino.

A febbraio spesso il tempo è ancora incerto e c'è una grande differenza tra la temperatura del giorno a quella della notte. Infatti può capitare che di giorno ci sia la prevalenza di sole con temperature che assomigliano molto a quelle primaverili, mentre di notte calano drasticamente e possono ancora verificarsi brinate e gelate 

Ecco questo clima per la natura e per il nostro giardino può essere pericoloso, bisogna infatti programmare le attività nel modo giusto cercando di non stressare ulteriormente il nostro spazio verde all'uscita dell'inverno.

Parlando di prato in questo momento solitamente è ancora presto per seminare (bisogna però valutare ogni singolo caso, al sud per esempio, essendoci più caldo, è possibile anticipare la semina di qualche settimana rispetto al nord Italia) ma ci possono essere altre operazioni utili per la manutenzione del proprio tappeto erboso.  

Per esempio una concimazione azotata per dare la forza dopo un pesante inverno e un trattamento con prodotti biostimolanti per favorire la crescita e la resistenza del prato alle malattie. Queste operazioni chiaramente rientrano in un piano di manutenzione del manto erboso, ma se invece volessimo creare da zero il nostro giardino oppure rifare quello vecchio come dobbiamo procedere? 

Come parlavamo in precedenza è forse ancora presto per seminare ma in questo momento ci dobbiamo concentrare sul progetto e sulla scelta dei prodotti da utilizzare. 

La prima domanda da porsi infatti è: quale tipologia di prato voglio realizzare? 

Sappiamo tutti che la caratteristica che desideriamo è che il nostro tappeto erboso sia verde in qualsiasi momento dell'anno ma per fare questo bisogna partire dalle basi e cioè scegliere una varietà di sementi che si adatti principalmente a quattro importanti fattori che sono: 

  • Il clima 
  • L’esposizione solare del futuro prato (ricordiamo l’importanza della luce sul tappeto erboso) 
  • Il tempo che possiamo dedicarci (a seconda di questo esistono prati che richiedono più o meno manutenzione) 
  • Ai nostri gusti personali (alla fine il giardino deve piacere a noi stessi e sappiamo che anche l’occhio vuole la sua parte) 

 Una volta analizzati questi aspetti possiamo già farci una prima idea su quello che ci potrà servire ma ancora non sappiamo qual è la tipologia di prato perfetta per le nostre esigenze. Entriamo ora nel dettaglio. 

Quali sono le tipologie di prato? 

  • Tappeto erboso (prato inglese) 

  • Prato fiorito 

  • Prato di macroterme 

  • Prato rustico 

  • Prato stabile 

IL TAPPETO ERBOSO 

 

Si tratta del tipico manto erboso detto anche “prato inglese” utilizzato per scopi decorativi e ricreazionali. Per formarlo vengono utilizzate principalmente specie microterme (cioè adatte maggiormente a climi freddi-umidi) come Agrostide, Festuca, Loietto e Poa. 

Questa tipologia richiede un minimo di manutenzione ordinaria come tagli, irrigazioni e concimazioni. 

È importante scegliere con attenzione il miscuglio di sementi (da seminare in primavera) adatto alle proprie esigenze. Come si può fare? Esistono molte variabili, vediamole insieme: 

Se il prato che si andrà a formare sarà in ombra è consigliato utilizzare un miscuglio con un’alta percentuale di Festuca rubra e Poa come questo. 

Se il nuovo prato invece sarà al sole o in mezz’ombra è consigliato utilizzare un mix con un’alta percentuale di Loietto e Poa come questo. 

Se preferisci una colorazione più scura è consigliato utilizzare miscugli di origine americana come questo. 

Se non esiste un impianto d’irrigazione e non hai molto tempo per la manutenzione è consigliato un mix resistente a base di Festuca come questo. 

Se preferisci un prato di pregio con foglia fine è consigliato utilizzare un miscuglio con un’elevata percentuale di Poa come questo. 

IL PRATO FIORITO 

 

Il prato fiorito è un manto erboso che richiede pochissima manutenzione ed ha un ottimo aspetto estetico ed ornamentale grazie alla presenza di fiori. 

È composto da graminacee e essenze fiorite sia annuali che perenni, è un prato che ha una funzione molto importante per l’ambiente e in particolare per le api facilitandole nell’impollinazione grazie all’alto numero di fiori. 

Non richiede apporto frequente di acqua e nemmeno di tagli. La sua caratteristica è che deve rimanere abbastanza alto (almeno 10cm) per permettere alle essenze fiorite di creare il fiore. 

PRATO DI MACROTERME 

Si tratta di un tappeto erboso che, a differenza del primo di cui abbiamo parlato, viene realizzato con varietà macroterme (specie adatta a climi caldi e temperati) come per esempio la Gramigna (Cynodon Dactylon), il Paspalum e la Zoysia. 

Viene realizzato principalmente nel sud Italia dove il clima è favorevole alle specie appena elencate e dove le varietà microterme farebbero fatica a resistere.  

Il prato realizzato con queste varietà può avere dei problemi con temperature inferiori ai 20°C, infatti in inverno rallentano la crescita o possono addirittura andare in riposo vegetativo e perdere la colorazione verde. 

Questo prato ha una crescita laterale per via di stoloni e rizomi e necessità di una buona manutenzione durante tutto l’anno. Ottima ripresa vegetativa e resistenza alle alte temperature. 

PRATO RUSTICO 

Questo prato non fa dell’aspetto estetico il suo punto di forza, è infatti utilizzato per chi ha poco tempo da dedicarci o in scarpate e terreni in pendenza dove grazie alla forza delle sue radici contiene i fenomeni erosivi dovuti alle piogge. Non richiede manutenzione ed è molto resistente, viene realizzato utilizzando principalmente Festuca, Loietto e Poa. 

PRATO STABILE 

 

Viene utilizzato in agricoltura e non in ambito ornamentale, è infatti destinato all’alimentazione del bestiame tramite la produzione di foraggio. Si possono utilizzare varietà singole molto produttive come ad esempio l’erba medica o miscugli realizzati appositamente e formati da graminacee e leguminose come questo. Non richiede molta manutenzione se non per quanto riguarda i tagli da effettuare nel momento corretto. 

 

Spero che questo articolo possa essere stato d’aiuto, fammi sapere nei commenti che cosa ne pensi, alla prossima! 

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